venerdì 9 settembre 2016

Un cielo da far voglia, temperatura piacevole, venerdì mattina ideale.
Per girare un po' in montagna.
In passato, quando avevo i mono Jap, facevo spesso una strada, i Casoni di Romagna, che corre lungo il crinale che divide la Vallata del Sillaro da quella dell'Idice, fino al Sasso di San Zenobi, in Toscana. Strada in disuso da anni, lasciata a se stessa. La rifeci dopo alcuni anni di oblio, un giorno del 2010, con la Basic. Già allora il primo tratto era stato sistemato per poter raggiungere alcuni generatori ad elica che erano stati piazzati da poco, ma la strada proseguendo era molto malmessa, con buche e carreggiate profonde:



Con la Basic nel 2010

Non tentai mai di rifarla col primo GSsino, né col GS naturalmente, ma stamattina ......


Un mono che riunisce molti pregi di moto ottime: un mono appunto come le XT, il cambio automatico (quasi) come la AT, una forcella mollacciona come il GSsino, freni efficienti quasi come quelli della Basic, un motore tipo KTM 690 dopo una immersione in un fiume islandese.



Lasciate le eliche, che mi sembrano alquanto cresciute di numero, la strada comincia a peggiorare:



Ma proseguo scendendo spesso per esplorare a piedi cosa troverò avanti.
Procedere a passo d'uomo è una gioia per i tafani che non riesco a distanziare, stupidamente sono partito con le gambe nude e un paio di sandali tipo frate.
Di rigore però paraschiena, guanti e casco Arai.


Se casco qui chi mi tira fuori?
Ma il telefono funziona, vado avanti, poi ho superato la metà percorso e al pensiero di rifarlo mi girano le balle.
E finalmente esco dal piccolo Inferno e mi ritrovo davanti al Sasso di San Zenobi:



La Raticosa è vicina, perché non far godere al mio piccolo mono il suo momento di gloria?


Scendo con passo veloce (in discesa tutti i Santi aiutano), ma cerco di non superare gli ...80.
Devo dire che mi sono ricreduto sulle doti telaistiche del mezzo, a livello di (circa) un Multistrada, tanto che un'auto davanti mi fa da tappo ma pur aprendo tutto per superarla mi servirebbe il rettilineo di Indianapolis.

Arrivo ai piedi dello sterrato del Monte delle Formiche:


E da qui verso casa, godendomi in andatura superarmonica le doti telaistiche del mostricciattolo.

Mi sono divertito, poca benzina, la spesa grossa è stata una bottiglietta d'acqua allo Chalet Raticosa, 1 euro.
I biscottini li avevo portati da casa.